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stazioni di percorso

Sali a bordo per un tour indimenticabile

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1. Piazza Cahen

STAZIONE start/stop. Uno dei punti di approdo alla città da cui inizia il viaggio alla scoperta di Orvieto.

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2. San Giovenale

STAZIONE start/stop. Il quartiere medioevale della città, unico e meraviglioso con le sue ripe che costeggiano la rupe.

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3. Piazza Duomo

STAZIONE start/stop. La piazza più importante della città con il magnifico Duomo, il Giglio d’Oro delle Cattedrali.

Punti di interesse principali

Piazza Duomo

La piazza su cui si erge maestoso, risplendente di decori, mosaici e marmi policromi, il Duomo di Orvieto, il monumento più importante della città, una delle Cattedrali più belle d’Italia, dedicata a Santa Maria Assunta. La sua facciata, progettata dal grande Lorenzo Maitani, è un racconto fatto di immagini che narrano, nella fusione mirabile tra architettura e scultura, tra mille riflessi di preziosi mosaici risplendenti d’oro, storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, il Giudizio Universale ed episodi della vita di Maria Immacolata.

Piazza del Capitano del Popolo

Piazza del Popolo, al centro della quale svetta il Palazzo del Popolo, costruito alla fine del Duecento come sede di una nuova figura di governo della città, il Capitano del Popolo. Ѐ una costruzione maestosa, di severa bellezza, simbolo eloquente della prima gloriosa fase della storia del libero Comune. Luogo di adunanze pubbliche era il piano terra, mentre dalla terrazza superiore il capitano del popolo si rivolgeva alla comunità nella sua funzione di garante della nascente borghesia e dei lavoratori. Oggi, dopo un importante restauro, è tornato ad essere luogo d’incontro e approfondimenti culturali della comunità come centro congressi.

Piazza della Repubblica

Qui si formò la cittadella altomedioevale, il nucleo primigenio dell’odierna organizzazione urbana. Affacciata sull’ariosa piazza, uno dei luoghi ancora oggi più amati e frequentati dagli orvietani, sorge, oltre al duecentesco Palazzo del Comune, la chiesa di Sant’Andrea, dall’imponente facciata tripartita, mirabile esempio di stile romanico, impreziosito dall’adiacente campanile a pianta dodecagonale. I sotterranei di Sant’Andrea sono un tratto di quello stupefacente complesso di cunicoli e grotte che, costruiti duemilacinquecento anni fa, attraversano le viscere di tutta la città. Un tempo ospitavano gran parte della vita del paese sulla rupe.

Il Quartiere Medioevale

Il quartiere medievale di Orvieto rappresenta la parte più antica della città,ed è la superficie della rupe che per prima fu popolata. Si tratta di un percorso molto suggestivo per la vista di tetti che si sovrappongono con le case arroccate l’una sull’altra; per l’aria che vi si respira che ha un sapore antico; per l atmosfera che si percepisce nelle vie, nei vicoli e nelle piazzette che pulsa di una vita intensa che, senza contrasto, si inquadra nell’incantevole immobilità dei secoli. Qui, si trova una chiesa che incanta: San Giovenale, con la sua austera semplicità dello stile romanico e la sua luminosa bellezza degli affreschi al suo interno. E’ l’edificio religioso che a Orvieto può raccontare la storia più antica. Da più di mille anni si affaccia a picco dalla rupe offrendo dal belvedere esterno magnifiche vedute della sottostante valle.

La Necropoli del Crocifisso

Una delle maggiori testimonianze, ad oggi ancora visibile, della civiltà etrusca che che per molti secoli prosperò a Velzna, l'antica Orvieto. Il nome della necropoli si deve al piccolo crocifisso ricavato in rilievo sulla parete in tufo della vicina misteriosa chiesetta rupestre. Questa città dei morti fu pianificata a isolati, divisi da strade tra loro ortogonali e occupati da tombe del tipo a camera, disposte lungo la rete delle vie sepolcrali e destinate in massima parte a singoli nuclei familiari. Non si può non rabbrividire nello scorgerne i nomi identificativi incisi sull’architrave. Scorci meravigliosi verso la valle con alle spalle, possente, la Rupe di tufo, vi aspettano in una visita che non potete mancare in questo vostro soggiorno orvietano.

Piazza Cahen

Una piazza dove si affacciano i resti della fortezza fatta edificare nel trecento dal cardinale spagnolo Albornoz, a quest’ultimo intitolata. Il cardinale Albornoz conquistata Orvieto, ordinò la costruzione di tale fortezza per farne il simbolo della potenza militare e del prestigio del papato. A pochi metri dalla Fortezza si trova il Pozzo di San Patrizio.

Il Pozzo di San Patrizio

Un’opera ingegneristica unica e particolare, frutto della genialità di Antonio da Sangallo il Giovane che progettò e realizzò il pozzo tra il 1527 ed il 1537 su commissione del Papa Clemente VII che voleva fornire Orvieto, città fortificata da lui scelta come sede papale dopo il sacco di Roma, di una fonte di approvvigionamento idrico costante in caso di assedio. Progetto ingegneristico unico nel suo genere, basato su una doppia scala di forma elicoidale, a senso unico con rampe totalmente autonome, a cui si accede da due porte diametralmente opposte per consentire il trasporto dell’acqua con gli asini senza che questi potessero ostacolarsi tra loro. Scavato nel tufo, è una struttura di forma cilindrica a base circolare, con un diametro di 13 m, e con 53,15 m di profondità, 248 scalini e 70 finestroni che lasciano filtrare il bagliore esterno che crea all’interno suggestivi giochi di luce. Prende il nome da San Patrizio, il santo che convertì comunità intere di contadini irlandesi al cattolicesimo, battezzando quei pozzi che loro stessi ritenevano sacri, rispettando così le loro tradizioni.

Orvieto Under Ground

Orvieto underground rappresenta un “ museo sotterraneo”, un itinerario nei meandri della città alla scoperta di ambienti ipogei scavati proprio all’interno della rupe stessa. Si tratta di un viaggio ”nella città sotterranea” ritrovata grazie all’opera di esplorazione del sottosuolo di un gruppo di speleologi orvietani che mossi dallo spirito di avventura, alla fine degli anni ’70, s’imbatterono in una serie di preesistenti cavità artificiali.